Lo storico simbolo del Chianti Classico
Il Consorzio Chianti Classico, cui sono iscritte circa 600 aziende vinicole, nasce con l’intento di valorizzare il vino Chianti Classico e il suo marchio.
Le sue origini sono antiche: nel 1924, un gruppo di produttori si riunì a Radda in Chianti e fondò il Consorzio per la difesa del vino Chianti, per tutelare il prodotto e promuovere lo sviluppo del territorio del Chianti, secondo i confini definiti nel 1716.
Quale simbolo del consorzio viene ripreso il Gallo Nero in campo oro, simbolo della Lega Militare del Chianti.
Seguono anni di battaglie legali per sostenere la unicità e la distinzione del Chianti Classico rispetto agli altri vini prodotti in Toscana.
Nel 1932 vengono individuate 7 sottozone nel Chianti che distinguono altrettante zone di produzione vinicola e si designa con “Classico” il Chianti più nobile, sottoposto a più ferree regolamentazioni.
Nel 1967 un decreto ministeriale riconosce una sola Denominazione di Origine Controllata al Chianti pur regolamentando in modo più severo il Chianti Classico.
Nel 1984 il Chianti Classico diventa Docg e 3 anni dopo il Consorzio si divide in 2: il Consorzio vino Chianti Classico che cura le attività di tutela e vigilanza e il Consorzio Gallo Nero che promuove e valorizza i vini.
Nel 1996 dopo un iter legale di 70 anni il Chianti Classico diventa una Docg autonoma, con un disciplinare di produzione distinto da quello del vino Chianti.
Nel giugno 2005 i due rami del consorzio si sono riuniti e il marchio del Gallo Nero viene applicato obbligatoriamente su tutte le bottiglie di vino Chianti Classico.
Dal 2007, infine, ogni bottiglia possiede un numero identificativo che consente al consumatore di risalire via internet alla sua origine.
Leggenda del Gallo Nero
Ai tempi delle rivalità tra Firenze e Siena, le due repubbliche decisero di ridisegnare i confini dei rispettivi territori. Non riuscendo a trovare un accordo, decisero di sfidarsi: al canto del gallo da Siena e da Firenze sarebbe partito al galoppo un cavaliere diretto verso l’altra città.
Il punto del loro incontro avrebbe segnato il nuovo confine. I fiorentini seppero spuntarla tenendo il loro galletto nero a digiuno cosicché esso cantò prima dell’alba consentendo al cavaliere fiorentino di percorrere molta più strada rispetto allo sfidante senese.
I due si incontrarono al castello di Fonterutoli, dove vennero firmati i trattati e il confine tra le due repubbliche venne fissato a Castellina, a pochi km da Siena.
Il gallo nero è diventato così il simbolo del consorzio Chianti Classico e ancora oggi è stampato su tutte le bottiglie di Chianti prodotte a partire dagli anni ’20 a testimoniare l’autenticità del vino Chianti Classico.